USARE I DATI APERTI
La pubblicazione dei Dati Aperti è un processo costante che evolve e migliora nel tempo
Gli enti locali sono chiamati ad aprire il proprio patrimonio informativo a “piccoli passi”, secondo un approccio che si fonda sul principio che ogni Amministrazione apra il maggior numero di dati possibile conformemente alle risorse a propria disposizione.
L’apertura dei dati rappresenta, quindi, un passaggio culturale necessario per il rinnovamento delle istituzioni a tutti i livelli amministrativi, nonché il loro avvicinamento a Cittadini e Imprese.
I dataset rilasciati costituiscono non solo una risorsa per la collettività, ma anche un prezioso patrimonio per le Amministrazioni pubbliche che possono così archiviare in modo alternativo i
propri dati, in modalità indipendente dagli applicativi software originali che li hanno prodotti.
Sono molti i settori applicativi che possono beneficiare della creazione di valore grazie all’apertura dei dati.
In particolare, i dati aperti favoriscono:
TRASPARENZA E CONTROLLO
PARTECIPAZIONE
INNOVAZIONE E MIGLIORAMENTO
CONFRONTO CON ALTRI DATI
EFFICIENZA ED EFFICACIA
Per quanto riguarda la normativa, l’articolo 68, comma 3, del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), successivamente abrogato dal D.Lgs. del 13 dicembre 2017, n.217, stabilisce come i dati aperti debbano rispettare i seguenti requisiti:
DISPONIBILITÀ
I Dati Aperti sono disponibili secondo i termini di una licenza, o di una previsione normativa, che ne consenta l’utilizzo da parte di chiunque, in formato non aggregato, anche per finalità commerciali.
ACCESSIBILITÀ
I Dati Aperti sono accessibili attraverso le comuni tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
GRATUITÀ
I Dati Aperti sono resi disponibili gratuitamente, oppure ad un costo marginale sostenuto per la loro riproduzione e divulgazione, salvo quanto previsto all’art. 7 del D.Lgs. del 24 gennaio 2006, n.36.